Una formazione psicologica mirata per un ambiente stradale più sicuro sia per conducenti che per passeggeri/e.
Dalla volontà di migliorare la sicurezza e il benessere di autisti e autiste di mezzi pubblici, nasce la necessità di un intervento in chiave psicologica che offra una formazione sui temi del rispetto e della responsabilità stradali.
Molti operatori e operatrici del trasporto pubblico hanno riscontrato, negli ultimi tempi, una crescente aggressività nei loro confronti da parte della collettività. Un modo per portare consapevolezza sulle dinamiche del traffico e incentivare il rispetto reciproco tra utenti della strada, è l’educazione civica a scuola, la quale può accelerare questo processo di cambiamento culturale partendo già dall’infanzia.
Sul tema della psicologia del traffico, la figura di riferimento in Italia è la Dottoressa Marta Alessandra Incarbone, psicologa e istruttrice-insegnante di guida, impegnata nella sensibilizzazione di operatori e operatrici del settore e istituzioni.
Il ruolo della psicologia nella formazione e nella sicurezza stradale è utile per offrire i giusti strumenti che consentano di comprendere meglio i fattori che influenzano i comportamenti alla guida quali stress, percezione del rischio e dinamiche cognitive implicate nella reazione a stimoli stradali. Gli studi psicologici in questo settore identificano delle strategie efficaci per ridurre il rischio di incidenti, migliorare la gestione della fatica e promuovere una guida più sicura, attraverso l’uso di tecniche di rilassamento e training cognitivo.
La segnaletica è un elemento importante nel campo della sicurezza stradale e in alcuni casi denota anche un aspetto innovativo. L’adozione di sistemi tridimensionali, ad esempio, le strisce pedonali 3D in Islanda e in Italia (Alassio), dimostra come la percezione visiva possa essere utilizzata per indurre una riduzione della velocità favorendo la sicurezza degli e delle utenti della strada. La psicologia del traffico, appunto, permette di comprendere come gli automobilisti elaborano le informazioni visive e reagiscono agli stimoli ambientali.
È fondamentale, secondo l’articolo, che la psicologia del traffico venga integrata nei programmi di formazione per tutte le patenti, soprattutto per conducenti professionisti/e nella mobilità pubblica e anche nei programmi scolastici di educazione civica, con lo sviluppo di veri e propri percorsi educativi. Psicologia del traffico ed educazione civica sono strettamente legate nella promozione di comportamenti responsabili e consapevoli all’interno della società, motivo per il quale sono entrambe utili nella prevenzione degli incidenti e nell’ambito della sicurezza, sia alla guida che nelle norme di comportamento sui mezzi pubblici.
Link dell’intervista alla Dott.ssa Incarbone da AutobusWeb: https://www.youtube.com/watch?v=ip4mpIe3zyQ