La giornata di studio dell’8 ottobre, svolta presso l’Aula Fornasa dell’Università degli Studi si Bergamo sede Sant’Agostino, ha consentito di approfondire una tematica di grande attualità per il settore del trasporto pubblico la cui analisi, ad oggi, non è stata completamente sviluppata. Il tema, l’analisi delle compensazioni, pur presentando aspetti tecnici molto specifici, assume un rilievo pratico notevole perché riguarda la possibilità che gli enti pubblici che affidano i servizi di trasporto collettivo possano intervenire periodicamente per valutare se il livello delle compensazioni (cioè, i trasferimenti che le imprese di trasporto ricevono per l’effettuazione di servizi pubblici) sia appropriato e coerente con la quantità e la qualità dei servizi affidati. Si tratta di un intervento che discende direttamente dalla normativa comunitaria e per questo coinvolge diversi livelli decisionali, nazionali (autorità di regolazione, ministero) e locali (enti locali, agenzie), oltre che tutti gli operatori del trasporto.
Proprio per affrontare questa tematica l’Agenzia TPL di Bergamo, insieme con l’Università di Bergamo ed il Creaf dell’Università di Brescia, hanno raccolto in due sessioni di lavoro – al mattino sui temi giuridici, al pomeriggio sugli aspetti economici - giuristi, economisti e rappresentanti della Commissione europea e dell’ART Autorità di Regolazione dei Trasporti. Ne è scaturito un dibattito molto intenso che ha anche coinvolto in modo partecipato i circa quaranta partecipanti, esponenti del mondo delle imprese di trasporto e delle istituzioni.
Nella varietà di posizioni espresse è emerso chiaramente che la verifica delle compensazioni debba svolgersi prioritariamente per evitare che i trasferimenti risultino non coerenti con la natura e la dimensione dei servizi affidati. Al tempo stesso, però, si è evidenziato che tale verifica non debba confliggere con un più generale obiettivo di miglioramento dei servizi che passa anche attraverso un miglioramento della redditività delle imprese.
In questo senso, anche in risposta alle sollecitazioni di alcuni partecipanti, è stato ribadito da parte della Dott.ssa Ivana Paniccia dell’ART che è in corso una revisione di alcune parti dell’ultima delibera anche a chiarimento di tale tema.
Nel dibattito sviluppato nel pomeriggio gli interlocutori e le interlocutrici hanno affrontato il tema del rapporto tra l’analisi delle compensazioni e le modalità di affidamento dei servizi sottolineando che, anche se applicabile sempre, l’analisi assume un valore maggiore in particolare per gli affidamenti diretti che riguardano le aziende di proprietà degli enti (il cosiddetto affidamento in house o, secondo la terminologia comunitaria, ad operatore interno).
Le modalità con le quali si è svolto l’incontro hanno consentito, oltre ad uno sviluppo completo degli argomenti, anche un’attiva partecipazione dei presenti che hanno potuto proporre i propri interventi dando vita anche a vivaci ed interessanti scambi con i relatori e le relatrici delle due sessioni di lavoro.