L’Agenzia per il trasporto pubblico di Bergamo non svolge solo un ruolo di programmazione e gestione del TPL, cioè non si limita a sovrintendere al buon funzionamento dei servizi del trasporto pubblico. Tra le funzioni e i compiti dell’Agenzia, stabiliti dalla legge regionale del 2012 che ha creato le agenzie del TPL, vi è anche quello di “sviluppare iniziative finalizzate all’integrazione tra il trasporto pubblico locale e forme complementari di mobilità sostenibile” oltre che “sviluppare forme innovative per la promozione e l’utilizzo del TPL”.
Se da in lato si guarda quindi all’innovazione nel senso della smart mobility traguardando il concetto di MaaS (mobility as a service), dall’altro lato mettendo a fuoco più da vicino si scopre che la tecnologia e l’innovazione possono servire a poco se banalmente non si riesce a salire sull’autobus perché non c’è un marciapiede di attesa adeguato, o non si ha voglia di prendere il bus perché la fermata è scomoda e poco sicura.
La realizzazione e l’adeguamento delle fermate del trasporto pubblico è argomento di pertinenza dei proprietari delle strade, ai quali l’Agenzia del TPL può solo fornire buoni consigli (mentre la collocazione o lo spostamento delle medesime devono avere il nulla osta dell’Agenzia).
Per questo motivo abbiamo voluto e cercato una collaborazione con uno degli enti che rappresentano i soggetti che più agiscono sulla forma dello spazio fisico che abitiamo: l’ordine degli architetti di Bergamo.Il gruppo di lavoro opportunità di OAB ha dato vita nel corso del 2020 ad una rassegna dal titolo CHE GENERE DI CITTÀ – Vivere e progettare spai urbani inclusivi. La rassegna si è conclusa il 30 novembre con il 6 webinar, al quale Agenzia ha avuto il piacere di partecipare.
Il focus del 6° incontro è stato quello della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico in particolare, nella direzione degli obiettivi di Agenda 2030, in particolare afferenti all’Obiettivo 11:Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili, dove si parla di, garantire a tutti l’accesso a un sistema di mobilità sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani.
Il webinar ha inoltre ripreso gli ultimi due incontri con tema rigenerare città e territori attraverso l’accessibilità, per approfondire il tema della fruizione inclusiva degli spazi della città attraverso il trasporto pubblico.
Dalla redazione dei piani d’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici, per cui è stato istituito un apposito registro regionale, è necessario arrivare poi alla programmazione degli interventi, i quali non devono essere considerati come delle pezze che vanno a ricucire l’accessibilità urbana laddove l’imperizia o la superficialità tecnico-costruttiva hanno prodotto cesure nella fruizione inclusiva degli spazi comuni.Gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche devono piuttosto essere considerati occasioni per riprogettare pezzi di città, per sperimentare un approccio alla progettazione degli spazi che è inclusivo in partenza, che ha come destinatario non l’uomo o la donna ideale ma la pluralità dei soggetti che tali spazi vivono.
Durante l’incontro si è voluto operare un approfondimento tecnico del tema dell’accessibilità declinato verso i temi della mobilità sostenibile.
Negli interventi di Emilio Grassi Direttore di Agenzia TPL, Claudia Cavagna e Tullio Seghezzi, si è parlato del progetto pilota per la messa in sicurezza delle fermate della linea del trasporto bus Bergamo-Sarnico, progetto che parte da un capillare lavoro di censimento di tutte le fermate del TPL del bacino bergamasco e dal presupposto che l’adeguamento dei mezzi è inefficace se anche le fermate non vengono rese accessibili.
Rendere accessibili le fermate è compito di amministratori e progettisti, così come rendere più comodo e sicuro il percorso per raggiungere la fermata è fondamentale per incentivare l’uso del trasporto pubblico. Ci auguriamo che da questo incontro possa nascere una sinergia tra Agenzia per il TPL e OAB, per coinvolgere, ognuno per il proprio ambito di competenza, professionisti e amministratori dei Comuni interessati per stimolare un approccio progettuale che non si deve limitare alla sola fermata ma anche al contesto urbano circostante che rende possibile accedere in maniera confortevole e sicura alla fermata (riprendendo il tema della rigenerazione dei territori attraverso l’accessibilità).Il progetto-pilota ha come obiettivo finale la definizione di un progetto integrato che diventa anche strumento di ricerca di finanziamenti per la sua realizzazione, con l’intento di creare in tal modo un format ripetibile sulle altre linee del trasporto pubblico. L’intervento al webinar e la disponibilità dimostrata dall’Assessora regionale alle Pari opportunità Alessandra Locatelli ci fa sperare nel sostegno anche economico a questo obiettivo.